Ecco cosa cambia nel periodo di Natale con il nuovo Decreto (non più Dpcm):
Dal 24 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 tutta l’Italia diventa zona rossa nei festivi e prefestivi. Negli altri giorni invece scatta la fascia arancione. Dal 21 al 6 gennaio sono vietati gli spostamenti tra regioni anche se in zona gialla. Da lunedì dunque i piemontesi non potranno più uscire dai confini regionali. Il Piemonte tornerà in zona gialla, purché gli indicatori rimangano in discesa, dal 6 gennaio 2021.
Zona Rossa. Nelle giornate dell 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021 saranno in vigore le restrizioni finora previste finora per la zona rossa. Dunque in questi giorni non ci si potrà spostare dalla propria abitazione se non per motivi di lavoro, salute o necessità con autocertificazione. In questi giorni chiudono nuovamente negozi, centri estetici, bar e ristoranti, mentre restano aperti i supermercati, i parrucchieri, le farmacie. I ristoranti e le altre attività di ristorazione come bar, pasticcerie e gelaterie, rimangono aperti soltanto per la vendita da asporto (consentita dalle 5.00 alle 22.00) e per il delivery (consentito senza restrizioni di orario).
Zona arancione. Nei giorni lavorativi del 28, 29 e 30 dicembre 2020 e il 4 gennaio tutta l’Italia sarà invece in zona arancione. Scattano dunque le norme in vigore in questa fascia di allerta e dunque: divieto di spostamento fuori dal proprio comune (saranno permessi spostamenti nei Comuni fino a 5mila abitanti entro un raggio di 30 chilometri ma non per raggiungere i capoluoghi di provincia) e chiusura di bar e i ristoranti. I negozi invece saranno aperti fino alle 21.
Deroghe per i congiunti, deroga agli spostamenti per permettere le visite a parenti e congiunti nei giorni di Natale. Durante i giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle lì già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.