COS’È
Nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato pubblicato l’Avviso Pubblico per la protezione e la valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale. L’obiettivo è preservare i paesaggi rurali e storici attraverso la tutela dei beni della cultura materiale e immateriale e la promozione di iniziative e attività legate ad una fruizione turistico-culturale sostenibile, dando valore alle tradizioni e alla cultura locale.
A CHI È RIVOLTO
Possono presentare domanda le persone fisiche e i soggetti privati profit e non profit, compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, enti del terzo settore e altre associazioni, fondazioni, cooperative, imprese in forma individuale o societaria, che siano proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale, definiti all’art. 2 dell’ Avviso pubblico.
I proprietari, possessori o detentori del bene devono impegnarsi a proseguire l’attività oggetto dell’intervento per una durata pari almeno a 5 anni successivi alla conclusione amministrativa e contabile dell’operazione finanziata, mantenendo i vincoli di destinazione per analoga durata .
La titolarità sul bene deve essere antecedente al 31.12.2020.
Gli immobili definiti come architetture rurali devono essere provvisti della dichiarazione di interesse culturale con corrispondente decreto ministeriale ai sensi del D.lgs. n. 42/2004 oppure devono essere costruiti da più di 70 anni ed essere censiti o classificati dagli strumenti regionale e comunali di pianificazione territoriale e urbanistica (ex art 1, comma 5).
COME FUNZIONA
Sono oltre 39 milioni di euro le risorse della dotazione finanziaria che il Ministero della Cultura ha assegnato con D.M. n. 107 del 18 marzo 2022 alla Regione Piemonte a valere sulle risorse del PNRR, con un obiettivo minimo di progetti finanziati pari ad almeno 263 interventi.
Le spese ammissibili comprendono:
spese per l’esecuzione di lavori o per l’acquisto di beni/servizi, compresi gli impianti tecnici;
spese per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti;
spese tecniche di progettazione, direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, opere d’ingegno, nel limite massimo del 10%;
imprevisti (se inclusi nel quadro economico);
allacciamenti, sondaggi e accertamenti tecnici;
spese per attrezzature, impianti e beni strumentali;
spese per l’allestimento degli spazi.
Le risorse a fondo perduto vengono assegnate secondo la seguente ripartizione:
fino al 80% delle spese ammissibili, nei limiti massimi di Euro 150.000,00 per soggetto ammissibile
fino al 100% delle spese ammissibili, nei limiti massimi di Euro 150.000,00 per soggetto ammissibile, se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale con corrispondente decreto ministeriale ai sensi del D.lgs. n. 42/2004
Non vengono presi in considerazione progetti il cui importo sia inferiore a Euro 10.000,00
COME RICHIEDERLO
Le domande di ammissione possono essere presentate a partire dalle ore 12 del 22 aprile 2022 esclusivamente tramite l’applicativo predisposto da Cassa Depositi e Prestiti https://portale-paesaggirurali.cdp.it/ per tutte le Regioni. La selezione degli interventi da ammettere ai finanziamenti avviene attraverso una procedura a sportello con valutazione, nella quale l’ordine temporale di arrivo delle domande guiderà sia l’istruttoria della domanda che la valutazione di merito da parte della Commissione.
Le domande potranno essere inviate fino alle 16:59 del 23 maggio 2022, e saranno istruite e valutate solo fino a concorrenza delle risorse finanziarie disponibili.
Di seguito l’elenco della documentazione da presentare per la presentazione della domanda sull’applicativo CDP [max 70 MB totali]:
a) Documento di identità del Soggetto proponente;
b) Tavole di inquadramento dei beni/planimetria generale;
c) Relazione descrittiva dell’intervento, contenente gli elementi utili per la relativa valutazione di merito, il quadro tecnico economico (QTE), il cronoprogramma di spesa (è vincolante lo schema allegato all'Avviso pubblico);
d) Documentazione fotografica dello stato dei beni prima dell’intervento;
e) Layout dei lavori da realizzare;
f) Dichiarazione sostitutiva di atto notorio per l’attestazione di intervento che concorre a un progetto d’ambito (eventuale - è vincolante lo schema allegato all'Avviso pubblico);
g) Dichiarazione sostitutiva di atto notorio per epoca di costruzione superiore a 70 anni e censiti o classificati da strumenti urbanistici (è vincolante lo schema allegato all'Avviso pubblico);
h) Titolo di proprietà/godimento del bene;
i) Relazione sulle attività di fruizione del bene da parte del pubblico: articolazione temporale delle aperture, modalità di fruizione, target di pubblico, ecc. (è vincolante lo schema allegato all'Avviso pubblico);
j) Ulteriore documentazione.
Gli allegati di cui ai punti c), f), g), i) devono essere firmati digitalmente dal dichiarante; in caso di persona giuridica il dichiarante è il rappresentante legale.
NOTIZIE PRATICHE
I soggetti proponenti che intendono presentare la domanda di finanziamento dovranno essere obbligatoriamente in possesso di una casella di posta elettronica certificata e di firma digitale.
Prima di inserire la domanda è necessario accreditarsi sulla piattaforma della Cassa depositi e prestiti seguendo la procedura che trovate nella Guida per l’utilizzo del portale per la presentazione della domanda
Se aveste ulteriori dubbi potete scrivere all’indirizzo email pnrr.cultura@regione.piemonte.it
ASSISTENZA DI TIPO INFORMATICO